Se una foto la devi spiegare non è venuta bene
- Andrea Podesta'
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Re: Se una foto la devi spiegare non è venuta bene
.... non sarei così categorico; la fotografia non deve essere spiegata, ma può essere spiegata.
Ogni didascalia suggerisce una possibile lettura ma contestualmente indica una sola direzione di lettura.
Ci vogliono molte didascalie quindi, tante da occupare più spazio della fotografia stessa e alla fine la fotografia si chiude in se stessa e non vuole più essere spiegata .....
Ogni didascalia suggerisce una possibile lettura ma contestualmente indica una sola direzione di lettura.
Ci vogliono molte didascalie quindi, tante da occupare più spazio della fotografia stessa e alla fine la fotografia si chiude in se stessa e non vuole più essere spiegata .....
- Carlo Riggi
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Re: Se una foto la devi spiegare non è venuta bene
Dico che va aggiunto quel che serve. Così come spesso sono necessarie le immagini per illustrare un testo, allo stesso modo possono essere utili le parole per arricchire una foto.
Tenderei a non gradire testi che anticipassero le emozioni, perché ridurrebbero il potenziale della foto; o che volessero spiegare in modo troppo pedissequo le intenzioni, perché non sempre chiare allo stesso autore, e forse denuncerebbero la sfiducia nel potenziale evocativo della propria immagine.
Ma una didascalia che fornisse informazioni di contesto, perché no?
Tenderei a non gradire testi che anticipassero le emozioni, perché ridurrebbero il potenziale della foto; o che volessero spiegare in modo troppo pedissequo le intenzioni, perché non sempre chiare allo stesso autore, e forse denuncerebbero la sfiducia nel potenziale evocativo della propria immagine.
Ma una didascalia che fornisse informazioni di contesto, perché no?
Ciao
Carlo
Carlo
Re: Se una foto la devi spiegare non è venuta bene
condivido pienamente...Andrea Podesta' ha scritto: ↑mar mar 20, 2018 2:12 pm.... non sarei così categorico; la fotografia non deve essere spiegata, ma può essere spiegata.
Ogni didascalia suggerisce una possibile lettura ma contestualmente indica una sola direzione di lettura.
aggiungo solo che una fotografia può essere sia rafforzata e sia indebolita da una didascalia, quindi una direzione di lettura già segnata è un binario a cui si fatica a lasciare e spesso evita interpretazioni indesiderate, è sicuramente più facile manipolare il messaggio della foto singola rispetto ad una serie...
otto.
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Re: Se una foto la devi spiegare non è venuta bene
Sono d'accordo con tutti voi.
Però un pò di benzina sul fuoco: se penso alle grandi opere dei maestri, non mi manca proprio nulla che mi spieghi dove quando come e perchè.
O per meglio dire, da incurabile amante anche della tecnica, il "come" lo gradirei sempre. Ma sono io che ho un problema, non la foto, né l'autore.
Ciao. L.
Però un pò di benzina sul fuoco: se penso alle grandi opere dei maestri, non mi manca proprio nulla che mi spieghi dove quando come e perchè.
O per meglio dire, da incurabile amante anche della tecnica, il "come" lo gradirei sempre. Ma sono io che ho un problema, non la foto, né l'autore.
Ciao. L.
- Carlo Riggi
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Re: Se una foto la devi spiegare non è venuta bene
HCB dove e quando ce lo dice sempre. Come e perché lo capiamo da soli.luciano.xxk ha scritto: ↑mar mar 20, 2018 9:27 pmPerò un pò di benzina sul fuoco: se penso alle grandi opere dei maestri, non mi manca proprio nulla che mi spieghi dove quando come e perchè.
Ciao
Carlo
Carlo
Re: Se una foto la devi spiegare non è venuta bene
non credo sia un problema, è solo un esigenza e che io fatico a comprendere, è come chiedere ad uno scrittore di cui si sta leggendo un romanzo che penna ha usato per scrivere la sua bozza...luciano.xxk ha scritto: ↑mar mar 20, 2018 9:27 pmda incurabile amante anche della tecnica, il "come" lo gradirei sempre. Ma sono io che ho un problema, non la foto, né l'autore.
raramente mi incuriosisce la cosa.
otto.
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Re: Se una foto la devi spiegare non è venuta bene
Otto la tua similitudine imho non funziona.otto ha scritto: ↑mar mar 20, 2018 10:36 pmnon credo sia un problema, è solo un esigenza e che io fatico a comprendere, è come chiedere ad uno scrittore di cui si sta leggendo un romanzo che penna ha usato per scrivere la sua bozza...luciano.xxk ha scritto: ↑mar mar 20, 2018 9:27 pmda incurabile amante anche della tecnica, il "come" lo gradirei sempre. Ma sono io che ho un problema, non la foto, né l'autore.
raramente mi incuriosisce la cosa.
otto.
La penna è irrilevante, non è il colore dell'inchiostro o la grafia di Lev che cambia il valore di Guerra e Pace.
Essere curiosi di che colori o pennelli abbia usato Botticelli o Picasso può non interessare, ma senso ne ha.
PER ME, ed uso le maiuscole non a.m., la fotografia in questo senso è più pittura che letteratura.
Il significante è sempre in lotta col significato.
E non sempre perde.
- Carlo Riggi
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Re: Se una foto la devi spiegare non è venuta bene
Concordo. Ovvio che più aumenta il valore narrativo di una foto, meno conta lo strumento utilizzato. Ma un po' conta sempre. Persino di HCB, che fu il più narrativo di tutti, sappiamo quanto il suo strumento contribuì alla sua esigenza (un po' mitizzata) di "invisibilità".
Ma poi, siamo sicuri che anche degli scrittori non ci interessi il mezzo usato? Non certo la marca della penna, che sarebbe puro feticismo, ma quanta curiosità sul fatto che qualcuno usasse prendere appunti sui tovagliolini dei bar, o su taccuini; e oggi, se usi la carta o il computer (alla base spesso di un certo stile di scrittura "a blocchi"), o nel caso di Camilleri, che "scriva" dettando alla sua segretaria...
Ciao
Carlo
Carlo
- Pierfranco Fornasieri
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Re: Se una foto la devi spiegare non è venuta bene
"voces significant res mediantibus conceptis"
Ciao
Pierfranco Fornasieri
Pierfranco Fornasieri
Re: Se una foto la devi spiegare non è venuta bene
ciao Luciano, mi fa piacere leggere un punto di vista diverso dal mio, ho avuto modo di riflettere un pochino sulla cosa, ma non mi viene per niente naturale associare la fotografia alla pittura, per me e ripeto, per me la fotografia è un linguaggio che deve raccontare più che mostrare...luciano.xxk ha scritto: ↑mar mar 20, 2018 11:01 pmOtto la tua similitudine imho non funziona.
La penna è irrilevante, non è il colore dell'inchiostro o la grafia di Lev che cambia il valore di Guerra e Pace.
Essere curiosi di che colori o pennelli abbia usato Botticelli o Picasso può non interessare, ma senso ne ha.
PER ME, ed uso le maiuscole non a.m., la fotografia in questo senso è più pittura che letteratura.
Il significante è sempre in lotta col significato.
E non sempre perde.
comunque sul fatto che "la penna è irrilevante" concordo, come avevo già evidenziato e comprendo benissimo l' esigenza di scoprire gli attrezzi del mestiere, solo che mi sento lontano da questo interesse.
otto.
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Re: Se una foto la devi spiegare non è venuta bene
La fotografia rappresenta (o dovrebbe rappresentare) la visione interiore del fotografo.
Quando si fotografa (includendo anche lo still-Life) l'autore effettua in modo spesso inconsapevole, una precisa scelta; sulla base della sua sensibilità e capacità comunicativa.
Così, come quando si espongono verbalmente o per iscritto, le proprie idee o pensieri, sperando di essere compresi, il fotografo esprime in maniera (non sempre) spontanea, attraverso l'immagine, il proprio modo di vedere; secondo la propria sensibilità e cultura.
Se una immagine non 'giunge allo scopo', non significa ''che non è venuta bene'', ma semplicemente che il messaggio non è stato passato/recepito al (dal) fruitore.
Quindi una spiegazione dei propri intendimenti scritta ' a posteriori ', può essere accettata, e forse dovuta in un contesto come il nostro.
A.Adams era prevalentemente un fotografo di paesaggi, e (forse) il ''suo dire'' poteva essere applicato a quel tipo di fotografia.
Quando si fotografa (includendo anche lo still-Life) l'autore effettua in modo spesso inconsapevole, una precisa scelta; sulla base della sua sensibilità e capacità comunicativa.
Così, come quando si espongono verbalmente o per iscritto, le proprie idee o pensieri, sperando di essere compresi, il fotografo esprime in maniera (non sempre) spontanea, attraverso l'immagine, il proprio modo di vedere; secondo la propria sensibilità e cultura.
Se una immagine non 'giunge allo scopo', non significa ''che non è venuta bene'', ma semplicemente che il messaggio non è stato passato/recepito al (dal) fruitore.
Quindi una spiegazione dei propri intendimenti scritta ' a posteriori ', può essere accettata, e forse dovuta in un contesto come il nostro.
A.Adams era prevalentemente un fotografo di paesaggi, e (forse) il ''suo dire'' poteva essere applicato a quel tipo di fotografia.
Cordialmente
Giuseppe
Giuseppe