Buongiorno a tutti,
Il primo passo é fatto: ho scelto il mezzo e me ne sono approvvigionato!
A questo punto dovrò trovare uno spiraglio nella mia coltre d'apatia e dare il via.
Ma nel frattempo gioco a creare un minimo di aspettativa tra i quattro gatti che siamo.
Il vantaggio di essere in pochi farà si che già un'adesione di tre amici ci porterà ben oltre il 50%: sarebbe innegabilmente un bel risultato
L'idea é vecchia di oltre quattro anni, nasce da un membro fondatore di CEP, che ha già partecipato ad un'iniziativa di questo genere, ed era tra le prime cose da fare... che non abbiamo fatto!
Ripensandoci e lasciandomi ispirare dall'idolo della mia infanzia, il maestro Alberto Manzi, mi sono convinto che non é mai troppo tardi!
... to be continued...
...coming soon...
- enrico cinti
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...coming soon...
Ciao
enrico
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Re: ...coming soon...
Hai scatenato curiosità! Non ci resta che attendere...
- enrico cinti
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Re: ...coming soon...
Buongiorno a tutti e andiamo avanti.
Il mezzo é una fotocamera Durst 66.
Italiana, datata 1956 (o giù di lì), frutto della vivacità che caratterizzava a quei tempi le scelte commerciali dell'azienda di Bressannone: tanto semplice da usare quanto sofisticata nella progettazione e nella costruzione.
Cominciamo dalle cose semplici: formato 6x6, film 120, avanzamento controllato da apposita finestrella, armamento dell'otturatore contestuale all'avanzamento, messa a fuoco a stima, due soli diaframmi realizzati su disco rotante, stimati f8 e f11, obiettivo di 8cm di focale realizzato da due lenti accoppiate (concavo-convesso) semplice, economico e di qualità limitata. In pratica si carica la pellicola e si scatta !
A far da contraltare a questa semplicità, alcune scelte progettuali estremamente avanzate, per quel tempo: corpo in alluminio pressofuso, otturatore pneumatico con scala dei tempi che va da 1/200 a 1sec (1/200, 1/100, 1/50, 1/25, 1/10, 1/5, 1/2 e 1sec) più posa B, esposimetro a estinzione che indica l'accoppiamento del diaframma (selezionato sulla base della sensibilità del film utilizzato) con il tempo di esposizione, in funzione della rilevazione della luce esterna che veniva indirizzata su una scala di lettura attraverso un sistema di finestrelle, curvatura del piano focale per compensare la scarsa qualità della resa ottica dell'obiettivo ai bordi.
Adesso dovrei riuscire a caricare un film e cercare di scattare 12 foto: sarà dura !
...to be continued...
Il mezzo é una fotocamera Durst 66.
Italiana, datata 1956 (o giù di lì), frutto della vivacità che caratterizzava a quei tempi le scelte commerciali dell'azienda di Bressannone: tanto semplice da usare quanto sofisticata nella progettazione e nella costruzione.
Cominciamo dalle cose semplici: formato 6x6, film 120, avanzamento controllato da apposita finestrella, armamento dell'otturatore contestuale all'avanzamento, messa a fuoco a stima, due soli diaframmi realizzati su disco rotante, stimati f8 e f11, obiettivo di 8cm di focale realizzato da due lenti accoppiate (concavo-convesso) semplice, economico e di qualità limitata. In pratica si carica la pellicola e si scatta !
A far da contraltare a questa semplicità, alcune scelte progettuali estremamente avanzate, per quel tempo: corpo in alluminio pressofuso, otturatore pneumatico con scala dei tempi che va da 1/200 a 1sec (1/200, 1/100, 1/50, 1/25, 1/10, 1/5, 1/2 e 1sec) più posa B, esposimetro a estinzione che indica l'accoppiamento del diaframma (selezionato sulla base della sensibilità del film utilizzato) con il tempo di esposizione, in funzione della rilevazione della luce esterna che veniva indirizzata su una scala di lettura attraverso un sistema di finestrelle, curvatura del piano focale per compensare la scarsa qualità della resa ottica dell'obiettivo ai bordi.
Adesso dovrei riuscire a caricare un film e cercare di scattare 12 foto: sarà dura !
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Ciao
enrico
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Re: ...coming soon...
Bell'acquisto Enrico, immagino che i risultati saranno sulla scia Holga e simili, li aspetto con ancora più curiosità. Ogni tanto una macchina nuova ci vuole, serve per vivacizzare un modo di fotografare che magari si è fatto nel corso del tempo un po' stantio, troppo tendente alla risoluzione perfetta. Un saluto
- MarcoBiancardi
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Re: ...coming soon...
Che bel cimelio che hai trovato, Enrico!
E c’è anche il rischio che scatti buone foto, comunque con un sapore particolare.
Quanto al resto, forse so già dove vuoi andare a parare, se il membro fondatore a cui alludi sono io....
Intanto aspetto i tuoi risultati!
E c’è anche il rischio che scatti buone foto, comunque con un sapore particolare.
Quanto al resto, forse so già dove vuoi andare a parare, se il membro fondatore a cui alludi sono io....
Intanto aspetto i tuoi risultati!
Re: ...coming soon...
resto sintonizzato...
Durst 66.....non conoscevo, grazie delle informazioni.
otto.
Durst 66.....non conoscevo, grazie delle informazioni.
otto.
- enrico cinti
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Re: ...coming soon...
Buonasera a tutti,
per causa di forza maggiore, ho avuto validi motivi di distrazione, questo progetto così pomposamente annunciato, non ha mai visto la luce.
Per scaramanzia non lo rilancio e mi scuso... ma mai dire mai.
per causa di forza maggiore, ho avuto validi motivi di distrazione, questo progetto così pomposamente annunciato, non ha mai visto la luce.
Per scaramanzia non lo rilancio e mi scuso... ma mai dire mai.
Ciao
enrico
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