Per me le ispirazioni fotografiche sono come malattie, finché non ne guarisco mi costringono ad una irresistibile coazione a scattare.
Questa ricerca, che ho chiamato "Rarefazione", obbediva ad un bisogno di discrezione, di marginalizzazione, di sottrazione fino alla scomparsa, che in fotografia si è tradotto in immagini impalpabili, vaporose, sempre più insature.
Oggi sento una tensione diversa, più realistica, più materica. Un nuovo impulso alla visibilità che ha portato con sé anche la voglia di questo nuovo spazio di condivisione. Nell'attesa che questa nuova ispirazione produca i primi risultati, vi propongo intanto qualche immagine di quella serie. Ecco la prima.