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da Carlo Riggi » sab feb 02, 2019 8:22 am
Serie interessante, che mi muove varie emozioni e considerazioni. Provo a dirle come vengono, senza troppo filtro.
Scorrendo la prima foto dall'alto in basso avevo avuto l'impressione che fosse in bianco e nero, solo scoprendo il soggetto centrale e, poi, definitivamente con la seconda foto, mi sono accorto che era a colori. Ci sono rimasto un po' male. Non so dire se la serie sarebbe stata meglio in bn, ma in un primo momento ho vissuto il colore come eccessivamente saturante di emozioni che, mosse già dal titolo, avrei voluto più libere, meno "informate".
Il commento di Pier Maria mi colpisce. E' vero che si rischia la serialità infinita. Ma mi chiedo anche se questa non sia una precisa chiave di lettura di questa proposta. Un'attesa che coinvolge il fruitore, lo mette dentro, dietro quella specie di paravento, coinvolto anche lui in un tempo che non finisce mai. E più che un paravento, quella vetrata diventa allora un "paratempo". Il tempo è il soggetto principale di queste foto. Per tornare al punto di partenza, e a voler aprire una riflessione tipo sesso degli angeli, ci sarebbe da stabilire se il tempo abbia colore. Dicono che le donne sognino a colori e gli uomini in bianco e nero. E' un'emerita sciocchezza, ma, per gioco, potremmo dire che questo di Otto è un tempo femmina.
Complimenti per tuo sguardo, sempre virtuosamente "perturbante".
Ciao
Carlo