A volte capita di vedere storie diverse che si collocano nello stesso istante in uno spazio limitato, senza incontrarsi mai, sviluppandosi ognuna su piani differenti mai convergenti.
Difficile che nella stessa immagine trovino tutte la giusta collocazione.
rebus
- enrico cinti
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rebus
Ciao
enrico
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- Carlo Riggi
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Re: rebus
Una proposta sofisticata la tua, caro Enrico.
La premessa, vagamente autoassolutoria, vale per le storie all'interno di ogni singola foto, ma vale anche per le foto all'interno della serie. Le vedo come quattro parti di un racconto cinematografico, di cui è difficile cogliere il ruolo individuale, ma che si combinano in modo intrigante e mi trasportano all'interno di scene di vita che si dipanano in modo enigmatico, portando ciascuna il pezzo di una vicenda esistenziale nella quale ci si identifica intensamente. Quattro frammenti di un'unica frase.
Un rebus, appunto.
La premessa, vagamente autoassolutoria, vale per le storie all'interno di ogni singola foto, ma vale anche per le foto all'interno della serie. Le vedo come quattro parti di un racconto cinematografico, di cui è difficile cogliere il ruolo individuale, ma che si combinano in modo intrigante e mi trasportano all'interno di scene di vita che si dipanano in modo enigmatico, portando ciascuna il pezzo di una vicenda esistenziale nella quale ci si identifica intensamente. Quattro frammenti di un'unica frase.
Un rebus, appunto.
Ciao
Carlo
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- MarcoBiancardi
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Re: rebus
Enrico, nelle parole di presentazione ci hai indicato il leit motiv che accomuna questa serie di immagini, non facilissime a prima vista, nel loro apparente disordine e disomogeneità, ma in fondo è proprio il disordine della vita che ci stai raccontando e che pare il tema della tua ricerca, molto sofisticata.
Si parla molto del rapporto tra parola e fotografia e si dice spesso - secondo me a torto - che la fotografia dovrebbe parlare da sola, mentre invece a volte l'osservatore ha bisogno di essere condotto dentro la tematica e il contesto, per capire meglio e apprezzare il livello superiore di creatività dell'autore
Si parla molto del rapporto tra parola e fotografia e si dice spesso - secondo me a torto - che la fotografia dovrebbe parlare da sola, mentre invece a volte l'osservatore ha bisogno di essere condotto dentro la tematica e il contesto, per capire meglio e apprezzare il livello superiore di creatività dell'autore
- Sergio Lovisolo
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Re: rebus
Ciao Enrico,
un rebus richiede una soluzione , in questo caso un messaggio, univoca e decifrabile.
Mi chiedo se questo emerga dalle foto pubblicate, o non si corra il rischio di un eccesso di interpretazione.
Viste ad una ad una, la prima è la mia preferita. La gestualità dei personaggi, l'armonica composizione dei loro spazi personali, gli andamenti prospettici, danno la fisica sensazione della molteplicità delle storie, in un piccolo palcoscenico in cui in cui ciascuno recita la sua parte.
Nella seconda ciò avviene in molto minor misura. Qui i personaggi sono ammucchiati, accumunati in un viaggio organizzato, indistinguibili nella loro recitazione della propria storia, se non solo per il fatto di essere persone diverse.
Nella terza si ripropone il tema della prima, ma in modo più confuso, con l'utilizzo della vetrina e delle specularità che può apparire strumentale, artificioso. Il tema comunque è ben evidente.
L'ultima mi lascia un po' perplesso. In effetti è quella che più assomiglia alla grafica rappresentazione di un rebus, con le letterine da inserire sui tre elementi compositivi,le suore, l'uomo in panchina, il muso dell'auto con fiocchetto.
Ma, come spesso accade nei rebus, gli elementi si affastellano,mi sembra, senza concorrere a formare una organica unità.
In tutte comunque, il mezzo fotografico è in mano ad uno che sa farne uso.
Sergio
un rebus richiede una soluzione , in questo caso un messaggio, univoca e decifrabile.
Mi chiedo se questo emerga dalle foto pubblicate, o non si corra il rischio di un eccesso di interpretazione.
Viste ad una ad una, la prima è la mia preferita. La gestualità dei personaggi, l'armonica composizione dei loro spazi personali, gli andamenti prospettici, danno la fisica sensazione della molteplicità delle storie, in un piccolo palcoscenico in cui in cui ciascuno recita la sua parte.
Nella seconda ciò avviene in molto minor misura. Qui i personaggi sono ammucchiati, accumunati in un viaggio organizzato, indistinguibili nella loro recitazione della propria storia, se non solo per il fatto di essere persone diverse.
Nella terza si ripropone il tema della prima, ma in modo più confuso, con l'utilizzo della vetrina e delle specularità che può apparire strumentale, artificioso. Il tema comunque è ben evidente.
L'ultima mi lascia un po' perplesso. In effetti è quella che più assomiglia alla grafica rappresentazione di un rebus, con le letterine da inserire sui tre elementi compositivi,le suore, l'uomo in panchina, il muso dell'auto con fiocchetto.
Ma, come spesso accade nei rebus, gli elementi si affastellano,mi sembra, senza concorrere a formare una organica unità.
In tutte comunque, il mezzo fotografico è in mano ad uno che sa farne uso.
Sergio
- Alessandro Saponaro
- Messaggi: 207
- Iscritto il: mar gen 16, 2018 7:24 pm
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Re: rebus
Quattro foto strepitose, con solo la terza ad un livello leggermente inferiore per il mio gusto.
Trovo il titolo molto azzeccato per la prima e per l'ultima, meno per le altre dove, come ha osservato Sergio, la sovrapposizione dei molteplici soggetti rende meno forte la non-relazione fra di loro.
Un filone che mi auguro tu voglia sviluppare, e che vedrei bene come tema per un progetto vero e proprio.
Trovo il titolo molto azzeccato per la prima e per l'ultima, meno per le altre dove, come ha osservato Sergio, la sovrapposizione dei molteplici soggetti rende meno forte la non-relazione fra di loro.
Un filone che mi auguro tu voglia sviluppare, e che vedrei bene come tema per un progetto vero e proprio.
"A good traveler has no fixed plans, and is not intent on arriving" (Lao Tzu)
www.alessandrosaponaro.com
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- Sergio Lovisolo
- Messaggi: 543
- Iscritto il: mer gen 31, 2018 8:31 pm
Re: rebus
Ti avevo lasciato con una perplessità sull'ultima. Riguardandola, sciolgo la perplessità. I tre elementi della foto, e lo spazio che li contiene, mi appaiono ora dotati di una originale organicità. Mi piace anche questa.
Ciao.
Sergio
Ciao.
Sergio