Le chien et la mer

[Alessandro Saponaro]

Pur nella diversa ambientazione, Il richiamo al celeberrimo scatto di Moryiama è irresistibile!

[Carlo Riggi]

Immagine forte, che ha già meritato un giusto riferimento a Moriyama. Sulla scia di questa suggestione, dico che avrebbe sopportato un trattamento anche più drastico, che ne avrebbe accentuato la drammaticità. Personalmente avrei preferito che il cane risultasse ancora più isolato nella scena, ma comprendo che le presenze sullo sfondo introducano altri livelli di significato altrettanto plausibili. Insomma, qualche parola in più per non dire solo un semplice "mi piace".

[MarcoBiancardi]

un'immagine insieme curiosa e drammatica, per il contrasto tra il luogo di relax e vacanza e la ferinità della bestia così lontana dall'idea di animale da compagnia; un contrasto che la rende quasi irreale, o surreale, come se fosse la descrizione di un sogno o meglio di un incubo

[Sergio Lovisolo]

Dicon bene tutti, e mi aggrego, ponendo l'accento sull'osservazione di Carlo che ci sono molti altri elementi significativi
oltre al cane, che con la sua ingombrante presenza non li schiaccia, ma semmai li valorizza. (così rappresentato, mi sembra una proiezione dell'inconscio che si materializza in una pacifica immagine, la drammatizza e ne forza i contrasti)
Ciao.
Sergio

[otto]

penso che la figura umana in alto a dx, se fosse finita maggiormente dentro il fotogramma avrebbe potuto aiutare a trasmettere maggior energia...

otto.