Close Enough Photographers

otto.

Bravo Otto, hai colto il contrasto tra le dimensioni creando un’immagine tra la fiaba, il fantastico e il surreale.

Molto bella, complimenti!

Bravo Otto, una situazione immagino di viaggio in cui, averci il tempo, dedicare una mezz'ora aspettando passanti in vari dialoghi posturali con le statue. Un saluto. Pier Maria

... mi piace molto il primo piano, col terreno visibilmente stratificato, in contrasto con le bianche figure a simbolo dell'evoluzione umana.

Bella sia per composizione che per qualità della luce. Quelle nuvole poi (sono fissato lo so). Un saluto. Lorenzo

grazie a tutti...

otto.

Ma che bella!Tutto giusto, qui.

Mi associo ai complimenti. Mi resta il dubbio rispetto alla posizione della donna, se non fosse preferibile in mezzo tra due statue anziché sovrapposta ad una.

ringrazio anche Luciano e Carlo...

per la donna il dubbio è anche mio e probabilmente avrei preferito una posizione diversa...

otto.

Me lo ero domandato anch’io. Parlando di una foto che “avrebbe potuto essere”, mi ero risposto che la posizione è giusta, ma avrei forse visto la donna con vestiti di colore più squillante.

Se ogni fotografia parte da un dato di realtà, che poi può essere in parte trasformata, interpretata e come insegna Carlo traNsfigurata, ma non elusa, domando provocatoriamente: perché fare commenti su una realtà diversa che non c'era al momento della foto?
La donna in posizione diversa, vestita con colori diversi, pettinata in una maniera diversa, e perché no un uomo al posto della donna...
L'autore si è trovato davanti a quella realtà e quella ha visto, catturato e interpretato.

MarcoBiancardi ha scritto: ↑

ven gen 15, 2021 9:41 am

perché fare commenti su una realtà diversa che non c'era al momento della foto?

ogni scena di vita reale che attira l' attenzione del nostro sguardo si sedimenta nella nostra memoria, così anche le foto che osserviamo e se permettono di stimolare fantasie o ricordi stratificati da tempo a mio parere significa che riesce a comunicare con il fruitore che sta guardando, significa quindi che abbiamo probabilmente "visto" scene simili nella nostra esperienza visiva e abbiamo probabilmente dei ricordi che affiorano grazie alla foto...
un po come avviene incontrando una persona estranea che ci "ricorda" qualcuno di familiare per il portamento, la voce o la somiglianza dei lineamenti, quando avviene questa empatia con una foto probabilmente non stiamo osservando qualcosa di originale ma trovo sia sempre piacevole raccogliere con il cucchiaino lo zucchero che non si è sciolto sul fondo della tazza...

otto.

Interessanti la sollecitazione di Marco e la risposta di Otto.
Aggiungo solo che una foto non è solo la delimitazione di uno spazio, ma anche l'attesa di un tempo. In questo caso, per quanto to riguarda la mia osservazione, mi sono portato in un tempo un paio di secondi avanti o indietro, quando, secondo il mio desiderio o la mia illusione, la figura avrebbe potuto trovarsi a comporre un pattern visivo per me più familiare.
Ma concordo che la proposta di un autore va presa per quella che è. Magari confrontata con una diversa aspettativa, ma sempre rispettata.

Carlo Riggi ha scritto: ↑

ven gen 15, 2021 12:44 pm

mi sono portato in un tempo un paio di secondi avanti o indietro, quando, secondo il mio desiderio o la mia illusione, la figura avrebbe potuto trovarsi a comporre un pattern visivo per me più familiare.

si certo, anche delle persone che frequentiamo e che amiamo conserviamo in memoria la loro rappresentazione migliore, quindi se qualcosa attira la nostra attenzione siamo portati a perfezionarla, o meglio, cerchiamo di conservarne il ricordo nel miglior modo possibile.....quindi ci sta che se la posizione della figura femminile non si riteneva ottimale si suggerisce dove metterla, cercando una altra foto nella foto, ma ovviamente connessa....

MarcoBiancardi ha scritto: ↑

ven gen 15, 2021 9:41 am

La donna in posizione diversa, vestita con colori diversi, pettinata in una maniera diversa, e perché no un uomo al posto della donna...

aggiungo che a volte sono proprio certi piccoli dettagli che predispongono allo scatto, in questo caso è stato l' abbigliamento e la pettinatura della ragazza che hanno spinto il desiderio di registrare la scena, probabilmente perchè ho interiorizzato certe foto di Weng Fen a cui ho trovato un rimando, di sicuro una altra figura femminile con abiti diversi non avrebbero acceso la connessione........ poi ammetto che non ho avuto la fortuna di trovarla in posizione centrale al fotogramma come avrei voluto, ma non è certo questa una foto che merita attenzione anche se devo dire di essere contento per aver almeno stimolato qualche piccola osservazione....



https://publicdelivery.org/weng-fen-sit ... -the-wall/


otto.

Per me il processo mentale si è sviluppato più o meno così: appena aperta la foto, mi ha colpito, ne ho riconosciuto la potenzialità elevata.
Poi mentre - per così dire - l’assaporavo, ho avuto la sensazione che mi mancasse un quid. Per rimanere in metafora, come se mancasse un pizzico di piccante.

L’atteggiamento sempre disteso ed amichevole di Otto ha poi fatto si che mi sembrasse possibile fare controcanto all’osservazione di Carlo, certo che nessuno si sarebbe offeso

Marco, perché no? Magari l’osservazione non fa risuonare nulla nell’autore, o magari si, e la prossima volta potrebbe decidere di attendere un attimo in più, o attendere il passante successivo, più colorato.
Ottenendo una foto migliore? Chi lo sa? Ma anche questa alea in più fa parte del gioco.