La nascita di questo forum ha coinciso con il periodo finale di una mia personale ricerca fotografica.
Per me le ispirazioni fotografiche sono come malattie, finché non ne guarisco mi costringono ad una irresistibile coazione a scattare.
Questa ricerca, che ho chiamato "Rarefazione", obbediva ad un bisogno di discrezione, di marginalizzazione, di sottrazione fino alla scomparsa, che in fotografia si è tradotto in immagini impalpabili, vaporose, sempre più insature.
Oggi sento una tensione diversa, più realistica, più materica. Un nuovo impulso alla visibilità che ha portato con sé anche la voglia di questo nuovo spazio di condivisione. Nell'attesa che questa nuova ispirazione produca i primi risultati, vi propongo intanto qualche immagine di quella serie. Ecco la prima.
Rarefazione
- Carlo Riggi
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Rarefazione
Ciao
Carlo
Carlo
- Sergio Lovisolo
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Re: Rarefazione
Al momento, in attesa delle altre , posso solo dire che mi piace.
Vedo comunque il rischio che un'opera prodotta da un pensiero od un atteggiamento mentale insaturo possa essa essere saturata da tale pensiero.
Vedo comunque il rischio che un'opera prodotta da un pensiero od un atteggiamento mentale insaturo possa essa essere saturata da tale pensiero.
- Carlo Riggi
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Re: Rarefazione
Il rischio c'è, e bene fa il fruitore a segnalare l'eventuale ipersignificazione delle immagini.Sergio Lovisolo ha scritto: ↑dom feb 11, 2018 7:32 amVedo comunque il rischio che un'opera prodotta da un pensiero od un atteggiamento mentale insaturo possa essa essere saturata da tale pensiero.
Per quanto riguarda il percorso che ha legato questa serie, devo dire che non si è trattato per me di un tema da seguire pedissequamente, ma uno stato d'animo che ha trovato riverbero nella mia produzione fotografica, e che solo verso la fine ha trovato un nome e un significato definibile. Le foto che hanno seguito il "nome" sono state quindi, semmai, solo le ultimissime. La serie, che mi piacerebbe vedere riunita in un tutto organico (cosa su cui sto riflettendo), comprende foto anche molto precedenti a questa configurazione di senso. Il tema è dunque in qualche modo retrospettivo. Che è anche il mio unico modo di concepire, e tollerare, l'idea del "tema".
Grazie e te e a Massimo!
Ciao
Carlo
Carlo
- Andrea Podesta'
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- Iscritto il: mar feb 06, 2018 10:43 am
Re: Rarefazione
..un’immagine (delicata) che è poco piu’ del foglio grigio e che trasmette il respiro antecedente alla scoperta dell’isola che (forse) c’è’.
Un percorso ricorrente che facciamo e che scandisce il ritmo del nostro più intimo pensare.
Un percorso ricorrente che facciamo e che scandisce il ritmo del nostro più intimo pensare.
- MarcoBiancardi
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Re: Rarefazione
come suggerito dall'autore, che ha creato una serie di immagini secondo il suo progetto visivo di rarefazione, mi sembra che questa foto, cosi sfumata e delicata possa essere meglio apprezzata più che da sola nel contesto del'intero discorso: come se in una mostra fotografica a tema vedessimo una sola fotografia anziché poterle vedere tutte insime.
Si tratta di un discorso per immagini, sono importanni le singole parole ama anche il legame sintattico tra loro.
Si tratta di un discorso per immagini, sono importanni le singole parole ama anche il legame sintattico tra loro.
- Carlo Riggi
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Re: Rarefazione
Grazie Andrea e Marco!
Io credo che le fotografie, anche se inserite in una serie, debbano comunque farsi veicolo di messaggi autonomi. Inquadrarle in un
contesto più ampio contribuisce a leggerne i principi fondativi, e certamente aiuta a cogliere un significato complessivo. Tanto più in un percorso come questo, in cui c'è una guerra implicita ad una certa forma di estetizzazione. Ma poi, ogni pagina del calendario va vissuta giorno dopo giorno, come fosse il primo, come fosse l'ultimo. Mai l'appartenza ad una serie può farsi alibi per giustificare una qualche rilassatezza qualitativa. Non siate troppo indulgenti, dunque.
Un po' sì, eh!
Io credo che le fotografie, anche se inserite in una serie, debbano comunque farsi veicolo di messaggi autonomi. Inquadrarle in un
contesto più ampio contribuisce a leggerne i principi fondativi, e certamente aiuta a cogliere un significato complessivo. Tanto più in un percorso come questo, in cui c'è una guerra implicita ad una certa forma di estetizzazione. Ma poi, ogni pagina del calendario va vissuta giorno dopo giorno, come fosse il primo, come fosse l'ultimo. Mai l'appartenza ad una serie può farsi alibi per giustificare una qualche rilassatezza qualitativa. Non siate troppo indulgenti, dunque.
Un po' sì, eh!
Ciao
Carlo
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