Close Enough Photographers

In ritardo, ma buone feste a tutti

Bravo Otto, anche qui un'attenzione particolare ai soggetti che appaiono ambigui a una prima lettura, che ultimamente mi sembra il tuo filo rosso, ha portato a un ottimo risultato fotografico. Un saluto

Un saluto a tutti

Ciao Marco, bella contrastata e granulosa, il musicista emerge dal buio con forza. Forse tagliando il muro e destra e in proporzione in basso avrebbe guadagnato in astrazione.

Bravo Otto, mi sembra che anche qui la tua attenzione all'incongruenza sia ben focalizzata, oltre a quello che sembra uno strano senso unico mi colpisce l'annerimento parziale del cartello triangolare, triangolo nel triangolo. Un saluto

Ciao a tutti, mi tocca ripetermi con le foto in questa città, mi induce sempre molta curiosità fotografica.

Bravo Lorenzo, i bimbi sono davvero calati nella parte, a metà fra spirito di compassione e di lotta.

Ciao Lorenzo, il secondo scatto localizzatore di camicie lo prendo solo come tale; la prima foto è davvero perfetta, il profilo della signora colto al meglio e l'occhio non disturbato dal riflesso degli occhiali dell'uomo a sgridare il fotografo per l'audacia e l'invadenza.

Un saluto a tutti

In effetti Giacomo mi trova concorde. Un saluto

Altra bella testimonianza, mi piacciono in particolar modo le ultime due. Un saluto

Ricerca di evanescenza, ogni tanto ci vuole. Un saluto

Bella testimonianza Lorenzo

Ciao Giacomo, credevo che il mosso della figura a destra fosse una forma che arrivasse fino alle scarpe, col viso quindi troppo grande per come me lo immaginavo, e il fatto che fosse posizionato sul rettangolo della parete mi ho portato a vedere un manifesto che non c'era.

Bravo Otto, colori perfetti nella loro malinconia, e sovrapposizioni vero - rappresentato molto intriganti.

Bravo Marco, mi accodo a Lorenzo, una bella atmosfera per una pausa non caffè per due. Un saluto

Bravo Lorenzo, una resa equlibrata e dolce, e una dignità dei soggetti che colpisce, con gli sguardi bassi di chi fa fatica. Un saluto

Bravo Giacomo, oltretutto non si capisce come siano venuti mossi sia i passanti che le immagini pubblicitarie (forse scorrevano sugli schermi?), mentre le scritte in alto sono ferme. Un saluto

Eh è così, a Milano l'articolo va dappertutto, il Luigi, il Carlo, la Valentina...

Qui rispetto alla prima l'accento cade sulla composizione che scivola nel surreale, lì la pesantezza del quotidiano la faceva da padrone. Un saluto Giacomo